lunedì, marzo 07, 2005

Le cose, o si fanno per bene...

Sarà che non si è mai contenti, sarà che l'abitudine al morbido fa venire nostalgia del duro (in senso buono), sarà che ad un certo punto si esagera, ma mi viene da dire "la Chiesa di una volta..."

Una riflessione da un banale cattolico moderno, mediamente affezionato, tiepido e dubbioso, va bene anche per i non cattolici:

"Pochi problemi pone alla coscienza questa nuova catechesi, che non impone la penitenza, non aspira alla santità e non conosce inferno e peccato. Gli imperativi categorici si risolvono solo in un generico rispetto della vita, il che non è granchè se poi la critica si ferma sull'uscio dello scandalo. La Chiesa non critica gli uomini, li adula; non fustiga i potenti, ma ne esalta il "senso di autoresponsabilità"; non promette la vita eterna, ma prevede un "mondo migliore"; non minaccia nemmeno più la morte dell'anima, piuttosto si preoccupa dell'equilibrio psicofisico. E pertanto, di una Chiesa così inutile, i cattolici stessi non sanno più che farsene; nondimeno continuano a rapportarsi al mondo parrocchiale finchè si trovano a loro agio".
Sarà contento Follini.

Nessun commento: