giovedì, giugno 21, 2007

Lamierato di pane.

Quando, secoli fa, i pensatori europei reinventarono la democrazia greca, immaginando che un modello cittadino si potesse applicare su scala nazionale (e, di poi, internazionale) avevano, suppongo, una sola idea ben chiara in mente. La trasparenza.
Non interessava loro che ci si potesse sollazzare, un domani, col festival del cinema; probabilmente la loro mentalità era anche non già lontana, ma addirittura avversa ai garantismi processuali, alla tutela delle minoranze, all'ambientalismo gay che ne so... No, era la trasparenza la loro idea.
Ve la spiego: era l'abbattimento del dogma odioso, secondo cui il potere non ha bisogno di spiegare quello che fa. Necessità, invero, manifestatasi in tempi assai vicini a quelli loro; i re romani e i re cristiani, infatti, avevano l'obbligo di giustificare il proprio governo passando attraverso tutta una serie di verifiche di ordine sacrale, morale, religioso, cavalleresco, feudale. Due palle...
E fu così che nacque la fortunata schiatta dei sovrani illuminati di sei-settecentesca memoria: "Basta con questo barboso vivere, ve la illumino io la patria! Ho studiato poesia, popolo, non temere".
I sovrani iluminati, però avevano questo difetto: erano sì illuminati, erano di un raffinato da paura. Erano quel che un medio militante del gauchisme riterrebbe una pacchia di re: cultura, modi gentili, aria di morbida rivoluzione, belle stoffe, bei sentimenti. Ma soprattutto cultura, cultura, cultura. Avevano un difetto, dicevamo, però: facevano un pò il comodo loro.
E allora, come i paterfamilias romani con Tarquinio il Superbo, anche i pensatori europei ritennero di cacciarli a pedate. Non senza mantenere nei ricordi un malinconico rimpianto, certo; rimpianto per la fine di quell'illusione così vicina alla "modernità", certo. Ma li cacciarono dalla storia, e lo fecero in nome della democrazia.
A conti fatti, fu comunque una bella pensata. Fu giusto lottare per un mondo in cui chi comanda dovesse per forza validare le sue scelte in qualche forma intrinseca di coerenza, comunemente riconosciuta.
Ci fossero anche riusciti, era da incorniciare.

giovedì, giugno 07, 2007

Cuor di culatello.

Una società che delira, persa tra la voglia di mangiare e l'esigenza di dimagrire, l'orrore del passato e il desiderio di crederci ancora, la paura di essere poveri e la noia di essere ricchi. Anzi, di far finta di essere ricchi.
Non è un caso che noi, noi fasci, già venti anni fa (ma in realtà molto di più), parlassimo di sostanziale identicità tra comunismo e americanismo: oggi i comunisti non fanno più le battaglie (ad esempio) per la casa, ma favoriscono l'accentramento bancario dei loro finanziatori globali, in cambio di qualche miliarduccio puzzolente, da investire (sempre ad esempio) nelle battaglie per i diritti dei gay, o delle aragoste.
Sono gli avanguardisti del liberismo più cretino, mentre vanno sbandierando un socialismo accademico, barboso e intellettualmente mummificato.
Sono, e consapevolmente, gli alfieri più arditi della carta di credito.

sabato, giugno 02, 2007

Malafemmina.

Partito Democratico, ovvero come impiegare decine di illusi in qualcosa che li distragga, per virare indisturbati verso destra. Serietà cultura e progresso, senza polifosfati aggiunti.