sabato, marzo 05, 2005

Diritto allo studio.

Ho notato che anche gli insegnanti di scuola elementare si distinguono in categorie politiche.
Quelle di destra portano i bambini in gita al Mc' Donald, mentre quelle di sinistra li portano a visitare le moschee.

Poi ho letto sul giornale che una mamma, falsificando i certificati scolastici del figlio, aveva raggiunto l'assurdo obiettivo di farne, agli occhi altrui, un bambino prodigio. Arrivato all'università a dodici anni o giù di lì, e confrontatosi con gli studenti del "college", non è però riuscito a reggere il confronto ed ha avuto un crollo psicologico. Adesso è in una clinica psichiatrica. Lui purtroppo, non la mamma.

Ecco cosa succede: la generazione precedente ha fallito. Adesso, piuttosto che ammetterlo, costringe i bambini a ripetere i riti delle loro illusioni frustrate.
E così, a seconda del caso, i pargoli saranno costretti a sorbire una predica no-global, una cialtronata di destra, una aspirazione professionale mai cercata o chissà che altro. Una specie di libera iniziativa, in cui l'investimento è un minore.
Chissà se qualcuno ha già pensato, davanti ad un bimbo promettente, di quotarselo in borsa.

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