lunedì, gennaio 29, 2007

Parole in libertà.

"Quello che ha fatto è degno della più grande riprovazione, lei è un razzista!"
"Prego? Guardi che forse ha sbagliato persona..."
"Ma la finisca, ladro! E mi levi le mani di dosso"
"Ma non la sto toccando! E poi razzista, ladro, ma che dice?"
"Ecco, adesso se la prende anche con lo stato..."

Questo succede quando ci permettiamo il lusso di dare a parlare ai libertari.

sabato, gennaio 27, 2007

Igienismo da zozzoni

Apprendevo da un editoriale di Furio Colombo sull'Unità, che ad una recente apparizione televisiva, tale editorialista e Fedele Confalonieri erano venuti alle parole spicce sulla questione della ricchezza di Berlusconi. Confalonieri avrebbe domandato, pungente: "come fa a scandalizzarsi del danaro di Berlusconi, lei che ha passato tanti anni accanto a Gianni Agnelli?". Al che il dritto editorialista avrebbe sfoderato una lapidaria risposta, un risolutivo colpo di scure a troncare il discorso: "Gianni Agnelli aveva rispetto per le istituzioni, e inoltre non si sarebbe mai sognato di governare".
La risposta è mal posta. Il defunto Avvocato se lo è sognato eccome, di governare, come tutti gli uomini di potere e di carattere. E gli è riuscito, a conti fatti, assai meglio di tanti esecutivi balneari e governicchi lobbisti; gli Agnelli, si sa, se la sono passata fin troppo bene, vivente l'Avvocato.
La risposta era un'altra: l'Avvocato, questo si, non si sarebbe mai sognato di candidarsi.
Ma questo, in democrazia, è casomai una torbidità, e chissà perchè non gli è venuto in mente.

giovedì, gennaio 18, 2007

Acqua calda, mezz'ora fa.

"Umanità gaudente e disperata", ci ha descritti il cardinale Ratzinger. Solo non si capisce se siamo alcuni gaudenti e altri disperati (così da formare un insieme genericamente gaudente e disperato: criterio del costo medio), o se siamo tutti quanti entrambe le cose.
Potrebbe poi essercene una terza, di interpretazione, sintetica delle due precedenti: c'è una sola zona grigia di gente via via sempre più disperata e meno gaudente.

La frase così com'è, è molto vaga. E' come dire che Dio ti ama.

mercoledì, gennaio 17, 2007

La pedofilia impotente dei politici incapaci.

"Uguali solo se diversi: questo il messaggio che il sindaco di Rivoli, Guido Tallone, lancia per il Giorno della Memoria. E quella mattina tutti i bambini delle elementari e delle medie arriveranno a scuola con una Stella di Davide sul petto.
In realtà manderemo a casa dei ragazzi uno dei segni di distinzione usati dai nazisti per discriminare i diversi, spiega Tallone, e insieme anche a una lettera per spiegare ai genitori il senso di questo evento e chiedere la loro adesione. Infatti, i papà e le mamme non solo dovranno dare il loro assenso, ma potranno anche partecipare.
Perchè vorremmo che l'ingresso nelle diverse scuole, quel giorno, fosse un momento importante, prosegue il sindaco, per non dimenticare. Così la mattina di venerdì 26, circa 3200 bambini delle scuole di Rivoli e Rosta avranno sul petto la gialla Stella di Davide con cui i nazisti indicavano gli ebrei, o il triangolo rosa rovesciato con cui indicavano gli omosessuali, o rosso per i politici, o nero per gli asociali... Tutti i colori dell'intolleranza."

(Da la Stampa del 17 gennaio 2007)

Ci sta pure la propaganda antinazista. Personalmente la mia è di diverso tipo, ma sta bene anche questa: è cretina, è sostanzialmente più dannosa che utile, ma va bene. Solo mi domando: quali i motivi di tanta foga? Questa iniziativa serve a ricordare che l'Italia è antinazista o piuttosto a dare del nazista a chi ha qualcosa in contrario? Tipo qualcosa da ridire sulla scelta del distintivo assegnato al pargolo (per esempio, quello rosso è figo, quello rosa mica tanto, addosso a un bimbo, poi...), o peggio ancora: qualcosa da ridire su tutta la retorica che si sfodera a scuola per evitare in ogni modo che i futuri adulti di domani distinguano (che è diverso da "discriminino") ciò che è normale da ciò che non lo è?
Cioè, in parole strette strette: è una iniziativa per la discriminazione razziale, per la discriminazione politica, per gli asociali o è un'altro modo per incipriare qualche flaccido culo di onorevole?

mercoledì, gennaio 03, 2007

Carnascialescum

Non lo dico con trionfalismo, perchè non sono di destra.
Il carrozzone politico della sinistra è una macchina perdente. Non si muove decreto legge senza che si debbano scomodare sottosegretari messi lì per meriti di partito e tuttavia senza nulla da dire, senza che si debbano ascoltare pensatori noiosi eppure intoccabili, senza che si debbano interpellare miriadi di minoranze, quote rosse, rosa, quote etniche, l'associazionismo al guinzaglio e quello randagio.
Le parole fluiscono stanche, senza senso, vaghe fuori dalla tv, e tutto per non offendere, per non smuovere, o per non concludere senza preavviso le questioni aperte. Precipitano, le solite parole, scivolano verso il bersaglio come gocce di unto. Ci sono dentro Che Guevara e le aragoste coi diritti, la moda gay e i ricordi del nordest sindacalista, gli esperimenti genetici di Vattimo e il primitivismo più spinto, e tutti stanno insieme in qualche modo, tutti ripetono un cerimoniale via via sempre più adeguato, riaggiustato, sempre più ridotto e lubrificato.
L'immaginario che la sinistra italiana riesce ancora a smuovere è una celletta mentale, affollata di esseri che non si conoscono nemmeno.