mercoledì, aprile 20, 2005

Ratzi Papa/2.

Non è mancato nemmeno all' "habemus papam" il tormentone di questi ultimi anni: "volevo un papa nero". Seguito a ruota dai meno gettonati "volevo un papa latino", "volevo un papa simpatico", "volevo un papa con l'orecchino", "volevo un papa sprint" e "volevo un papa alieno".
Si è detto, insomma: "Facciamo un papa come piace al signore!".
Solo che stavolta non è il Signore che sta nei cieli, ma quello che sta al tavolo, come in pizzeria.
"Ci vuole anche le acciughe, signore?".
"Si, grazie".
"Arriva subito".

Ratzi Papa/1.

Diversi giornali inglesi hanno sottolineato i trascorsi nazisti del neo eletto. Il giovane Ratzinger aveva 14 anni e faceva parte della gioventù Hitleriana, come tutti gli altri suoi compatrioti, sicchè un giornalino di sua maestà ha titolato addirittura "da Hitler a S. Pietro". Ma quanta pretestuosità e malafede... Come se non lo sapessimo tutti che il papa anglicano, cioè la regina Elisabetta, rincorre da sempre il sogno osceno di farsi benedire da Roma. Ve lo ricordate Enrico VIII?
Giù la maschera, fratelli Inglesi! La verità è che ci piace farvi incazzare.

martedì, aprile 19, 2005

Ratzinger Papa!

Cominciamo col dire subito quello che è: questo papa piace di sicuro al conclave (che lo ha eletto con una rapidità pari solo a quella di Pio XII, che però al conclave "ci entrò già da papa"), mentre non piacerà a tutti i "nuovi cristiani", scopertisi tali sull'onda emotiva e sull'impatto mediatico degli ultimi anni.
I motivi? Ai cristiani di oggi non piace Cristo; piace piuttosto il Cristianesimo in generale, come vaga aspirazione di pace e giustizia, come partito trasversale dei diritti umani, come co-protagonista (o correo, fate voi), insieme ad altri, di quella "globalizzazione umana" in cui la destra da sempre e la sinistra da Tony Negri sembrano credere.

Ma la Chiesa non è globalizzazione, la Chiesa è universalismo.
La differenza è la stessa che passa tra Cristo e Anticristo: il secondo è una imitazione oscena del primo, al quale pare che somigli, ma in realtà non può che contrapporsi mortalmente.
I cattolici, prima o poi, la finiranno di accomodarsi sull'equivoco e sceglieranno la "pietra d'inciampo".
Una scelta scomoda certo, ma la santità non è roba da turisti.

Questo Papa, allora, potrebbe fare al caso.

lunedì, aprile 11, 2005

Ci ho due lauree.

Una tonante voce critica si è levata in questi giorni, a rompere l'"odore di santità" che ha circondato (a tratti un pò ipocritamente) la morte di Giovanni Paolo II: TG3, Margherita Hack, esimia laureata in Astronomia (nientedimeno), ha detto che il Papa è stato dottrinariamente incoerente, e certamente meno importante, per la Chiesa, di Giovanni XXIII. Incoerente perchè ha prima sottolineato il "genio femminile" e poi non ha fatto le donne-prete (Ma se lei a messa non ci va, che gliene frega? Così, per principio? Ma poi se fanno i preti come li vuole lei, a messa ci viene?).
Poi ha detto che Giovanni XXIII, lui sì che era un innovatore.

Rimane il dubbio che i suoi "innovatori" di riferimento abbiano l'imbarazzante tendenza a passare di moda un pò troppo rapidamente, per una istituzione bimillenaria come la Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Rimane il dubbio che lei abbia vissuto in maniera comprensibilmente migliore i pontificati della sua gioventù e maturità, piuttosto che quelli della menopausa.
Rimane, sopra tutti, il dubbio sul suo titolo a parlare. In televisione, intendo, su questioni storiche.