mercoledì, marzo 30, 2005

Chi per questi mari va...

Ed è di questi mesi la statistica sull'omosessualità in Europa.
Il paese col più alto numero percentuale di omosessuali è l'Inghilterrra. Pare, inoltre, che l'Inghilterra, in questo, superi anche gli USA.

Per forza, ho pensato.
Si comincia così. Prima si perde il gusto, poi il senso.
Fategli un corso di cucina, torno a dire.

Esame orale.

Che forza, i liberali!
Fanno un corso per tutto: Le giovani inglesi rimangono incinte troppo presto, sui 14 anni? "Allora facciamogli un corso, per imparare a non rimanere incinte". Questo succedeva negli anni '70, l'educazione sessuale nelle scuole, ricordate?
Oggi si scopre che, rispetto a trent'anni fa, le ragazzine inglesi rimangono incinte ancora prima, sui dodici anni, e che il fastidioso record europeo si è addirittura consolidato.
"Azz' -avranno pensato gli scenziati di sua maestà- allora facciamogli un altro corso". Questa volta, e la notizia ha fatto il giro del mondo, il corso non è più incentrato sulla "gestione della femminilità", ma è progettato per insegnare il più "inoffensivo" rapporto orale, accettabile surrogato del più pericoloso "rapporto completo".

Quali i motivi del fallimento? Difficoltà nell'uso del condom (beh, a dodici anni è pure normale), difficoltà di apprendimento, probabilmente anche stimolazione morbosa di una curiosità innaturale e disordinata.

Ma col nuovo corso i tecnici giurano che le cose miglioreranno. Speriamo.
Mi domando come mai in Italia, paese notoriamente godereccio, il problema non sia mai diventato così grave. Sarà che i nostri sveglissimi ragazzi, generalmente a queste scoperte vi approdano da soli? Sarà che, ad arrivarci da soli, si prova anche il gusto di farlo, fattore coessenziale all'aumento dell'irrorazione sanguigna nelle parti basse? Sarà che la libertà sessuale è anche libertà di non porsi il problema a tutti i costi?

Agli Inglesi fategli un corso di cucina, uno per vestirsi ed uno per lavarsi, piuttosto.
Perchè "il piacere" è un'arte, non una droga.

giovedì, marzo 24, 2005

Non si arriva a fine mese.

Al supermercato, tempo fa, fui fregato sul tempo davanti alla cassa. Quando me ne accorsi era tardi, il posto che nella fila mi ero meritato era bello che andato, e per colpa di una signora maleducata ero sceso in classifica di un posto.
Poco male, pensai: minuto più minuto meno, sarei comunque uscito da lì. Pertanto, per ingannare il tempo, mi misi a curiosare con gli occhi tra gli acquisti della mia maleducata e vittoriosa "avversaria".
"Cipolla Tritata", marchiata GS, surgelata.
Prezzo: 0,47 Euro.
Peso: 100 G.

Questo vuol dire che, al Kg, la cipolla tritata surgelata GS costa 4,70 Euro.
Lo sapete quanto costa la cipolla fresca dal banco verdura? Ve lo dico io: costa 0,45 euro AL CHILO!

Porca puttana, ma sono 10 volte di meno!
E tutto questo per evitare di sbucciarla. Attenzione, non si tratta di prodotti difficili da pulire (calamari, alicette, oppure cardi, o carciofi, o chessò io)... si tratta di una banalissima cipolla, praticamente la verdura più facile da pulire in assoluto.
La cipolla va sbucciata (operazione elementare, che praticamente si fa da sola, e che vi risparmia anche di lavarla), e poi tagliata come qualsiasi cosa tagliabile. Ci vuole un coltello qualsiasi, ma potete anche romperla con le mani.
Avendo spazio in casa, potete anche tritarla a sediate.
Purtroppo, unico difetto, quando la tagliate fa venire le lacrime. Questo è un effetto spiacevole sì, ma evitabile: basta scostare la testa.

Poi dice che "non si arriva a fine mese".
Però, dico io, spiegatela tutta, come mai due anni fa ci arrivavate e adesso no: "Non vogliamo più i soldi. Oramai ci basta illuderci di essere dei gran signori, che la cipolla la fanno sbucciare agli altri, mentre loro se ne stanno mollemente adagiati sul sofà".

mercoledì, marzo 23, 2005

Cortile delle risate.

Nel "cortile delle statue", all'università di Napoli "Federico II", sul lato di fronte all'ingresso principale, ci sono quattro statue:
Pier delle Vigne (non so se mi spiego), Tommaso d'Aquino (scusate se è poco), Giovanbattista Vico (nientedimeno), e sull'estrema sinistra... Giordano Bruno.
Scusate, ma scherziamo? Giordano Bruno vicino Pier delle Vigne? Per non parlare degli altri, poi.

Ma l'avete mai letto Giordano Bruno, voi? Dice che lo hanno bruciato.
Ditemi piuttosto che la legna costa.

Poi ho visto un punkabbestia che chiedeva "l'elemosina" davanti alla Chiesa del Gesù Nuovo. Passato un sacerdote, il punk ha chiesto: "Padre, una preghiera per Giordano Bruno".
"Una preghiera? -ha chiesto il sacerdote, un pò distratto- Si, si, va bene. Magari accendo un cero..."

Ops!

lunedì, marzo 21, 2005

Natiche parlanti. Che rivoluzione!

Dice Bush: "Bisogna fare la guerra, se volete la pace".
Risponde Seattle: "no, la guerra porta altra guerra".
E Bush: "ma no, se è fatta bene, la guerra porta la pace".
Seattle: "ma allora che senso ha, distruggere per ricostruire, il problema è distruggere o no".
Bush: "Conservatori!".
Seattle, di rimando: "Assassino!".

Come sarebbe facile invece se il discorso partisse così, da G.W.Bush: "Vogliamo il petrolio".
E Seattle: "Schiatta!"
E allora il presidente: "E allora la vedremo!"
E seattle, di rimando: "E vediamola".

Questo hanno fatto i moderni utopisti della "teoria dello stato di diritto": hanno costretto i politici ad inventarsi pretesti per i loro soliti appetiti, a rispettare il copione liberale, il cerimoniale codificato dell'amministrazione del potere.
"Una volta il potere mangiava a sbafo!" Certo, perchè oggi no?
Forse il problema non era quello.

Noleggio Tsunami.

Tempo fa venne inviata una lettera al sito di Ida Magli (quella che parla male del Papa, degli immigrati, degli Arabi, dei comunisti; una Oriana Fallaci senza seguito), dove si stigmatizzava la "bagarre buonista" per lo Tsunami: troppe chiacchiere e spiccioli senza valore.
Si notava altresì come questo fosse tipico dei liberali. La carità senza la pietà, la pretesa che un atto d'amore possa essere imposto dalla legge, dall'educazione e dalle tribune politiche.
Risultato: sono arrivate quattro lire, se le è pappate quasi tutte la malavita locale, e adesso gli alluvionati sono abbandonati. Coscienza pulita: esiste un business migliore? A conti fatti, ci è costato pure poco.

La lettera non è stata pubblicata, evidentemente non si è ritenuto opportuno che una simile grave "sparata" potesse inquinare il clima di progressiva fiducia di quei giorni.
E allora abbiamo capito: liberale pure lei, ma della specie peggiore. La specie di quelli che inneggiano alla pace bombardando notte e giorno, i Giacobini propriamente detti. Quelli che si compiacciono del loro "pensiero forte" e affrontano le cadute degli avversari con la durezza di un bruto, ma che con i fallimenti dei loro "luminosi principi" poi, dimostrano una tolleranza addirittura oscena.

A questo punto preferivo Bertinotti.

martedì, marzo 15, 2005

Che stile!

Menefreghismo, qualunquismo, cerchiobottismo.
Sono le tre tappe evolutive delle politica italiana dell'ultimo settantennio.

La prima identificò un periodo spavaldo e fiducioso, forse pure troppo. Sulle note di: "Giovinezza"

La seconda fu una reazione immediatamente successiva alla chiusura del conflitto mondiale, e incarnava il desiderio di astinenza dai grandi temi della politica, per interessarsi della sola "qualità della vita" dell'uomo qualunque. Sulle note di: "Se potessi avere... 1000 lire al mese"

La terza è la fase degenerativa, direi preagonica, del qualunquismo. Ognuno per sè, frega il prossimo tuo ecc. Naturalmente, date le condizioni di salute, una canzone sarebbe inopportuna. Al massimo: "A se rejè..."

lunedì, marzo 14, 2005

L'importanza della sincerità.

Senza il soccorso di una volontà, qualsiasi atto diventa una frode.
Insomma, vi rendete conto di quanto siano finte tutte le manifestazioni attuali dell'autorità? E quanto pare che ci siamo abituati a questo gioco?
Il premier che attacca, l'opposizione che risponde, le parti sociali...
C'è qualcuno che non faccia per finta? Che abbia, non dico unicamente, ma almeno necessario senso della politica? Che agisca per altro che non sia il potere in sè?

Qui sembra di stare a teatro, ma la rappresentazione è talmente brutta che ancora non si capisce se sia una commedia, una farsa o un dramma.
So per certo, però, che queste sbrodolate da guitti non sono la realtà; per questo, consiglio a tutti la visione de "l'arte della commedia" di Eduardo de Filippo. Ne rimarrete di sasso.

Ciampi non è il mio presidente.

Leggete la gustosa strocatura dell'immagine politica del nostro amato Presidente, trovata su NoReporter.

Nessuno, proprio nessuno, ricorda i danni che Ciampi ha ripetutamente fatto all’Italia durante la sua permamenza a Bankitalia e, peggio, come capo del governo sostenuto dalle sinistre. Ciampi ha dilapidato almeno 60 mila miliardi di lire (denaro nostro) in una “difesa della lira” stolta, incompetente e dissennata. Fu quando lo speculatore George Soros, utilizzando la leva dei derivati, attaccò insieme lira e sterlina: data la tecnica della manovra, qualunque economista capiva che Bankitalia non poteva farcela da sola. Il governatore (Ciampi) avrebbe dovuto fare una cosa: telefonare alle Banche Centrali d’Europa, Bundesbank e Banca di Francia, e chiedere il loro aiuto. Ad una risposta negativa, avrebbe dovuto immediatamente smettere di spendere soldi italiani per una difesa senza speranza. Per un atto di simile incompetenza, il governatore della Banca Centrale thailandese finì addirittura sotto processo.

Ciampi come capo del governo fece alcune “privatizzazioni” che sarà bene ricordare. Per esempio, vendette un gioiello dell’Iri, con avanzatissima ricerca interna, leader mondiale di mercato nelle turbine a gas- la Nuovo Pignone – agli americani. Più precisamente, al concorrente americano della Nuovo Pignone. E per quanto? Per mille miliardi. Ora, bisogna sapere che in quel momento la Nuovo Pignone aveva in corso ordinativi per…mille miliardi. La ditta dunque fu regalata da Ciampi, così buono e umano, così pensoso dei destini degli italiani, al suo competitore Usa.
Ciampi chiuse l’azienda Enichem di Crotone che produceva fosforo, unica in Europa, perché in quel momento – del tutto temporaneamente - sui mercati mondiali il fosforo costava meno di quello prodotto in Italia. Fu così chiusa una fabbrica che aveva dato a Crotone una classe operaia e tecnica, e aveva una perdita momentanea di pochi miliardi di lire (l’intera produzione valeva 12 miliardi annui, e dava lavoro a 5000 addetti). Poi il prezzo del fosforo si rialzò sui mercati mondiali, e ora dobbiamo comprarlo all’estero: pagandolo in dollari e non in lire o euro. Ma intanto Ciampi aveva dato il suo contributo al degrado del Meridione.
In compenso, Ciampi inaugurò in pompa magna il “modernissimo stabilimento della Fiat a Melfi”. Che non ha dato lavoro, essendo completamente robotizzato, e che la Fiat ha avuto gratis perché è stato lo Stato (i contribuenti) a pagarglielo, con 5 mila miliardi di lire.

La conclusione è una sola: come presidente, Ciampi non è competitivo. Il presidente americano costa molto meno (600 mila dollari l’anno), la Corte d’Inghilterra molto meno del Quirinale. Dovremmo prenderlo in parola, e assumere in sua vece un presidente cinese o indiano.


Ma in fondo Ciampi è quello che ci meritiamo. Egli incarna in pieno i peggiori difetti del politichetto italiano: mediocre, approfittatore e spregiudicato. Non è un problema, di incapaci venduti come lui è pieno il paese.
Dispiace che gli abbiano dato una cattedra che, ahinoi, ci rappresenta tutti.

sabato, marzo 12, 2005

I veri azzurri.

La nostra nazionale, per chi non lo sapesse, partecipa al prestigioso torneo "sei nazioni", la tappa più ambita a livello mondiale. Mi riferisco alla nazionale di Rugby.
Come mai non se ne sente parlare molto? Non fatevi ingannare, il motivo è che la nostra nazionale non ha tradizione, e noi italiani siamo troppo impegnati dietro le "primedonne" del calcio; ma il posto nel "sei nazioni", i nostri ragazzi, se lo sono guadagnato col sudore e con i denti.
Ancora poco tempo fa una nazionale giovane e opaca, oramai sono tra i più "presenti" fisicamente del torneo. Ancora un pò deludono i fondamentali (possesso di palla, senso del passaggio, gioco alla mano e al piede), ma questo rende le loro battaglie ancora più memorabili, perchè sudate e giocate sempre col cuore.
Per farvi capire un pò: anche nella sconfitta, nessuno ha da rimproverare niente a nessuno.
La differenza con la nazionale di calcio è quella esatta che passa tra una serata con estranei ed una tra vecchi amici.

Rispetto al teatrino di Biscardi, ne converrete, è un bel passo in avanti.
Forza azzurri!

Per gli amanti del freddo.

L'innalzamento della temperatura terrestre potrebbe provocare lo scioglimento dei ghiacci perenni in misura tale da sconvolgere l'equilibrio delle correnti oceaniche.
Sapete che vuol dire? Che a fronte di un innalzamento della temperatura media mondiale di 2-3 gradi centigradi (non di più), potrebbe andarsi a far benedire la preziosa "corrente del golfo", che assicura all'Europa un clima assai più temperato del resto del pianeta.

Sapete, per esempio, che a New York, dove pure l'estate fa un caldo torrido, l'inverno si scende facimente a qualche decina di gradi sotto zero? Una rarissima Bugatti Tip.41 "Royale", negli anni trenta, ci rimediò una crepa al blocco del motore, che solo con le tecnologie attuali si è potuta riparare (parliamo dell'auto più preziosa mai costruita).
In Europa, finchè abbiamo la "corrente", a dicembre scendono si e no due fiocchi.
Sapete a che longitudine si trova New York? Credevate quella di Stoccolma?

Andate a vedere. Si trova alla stessa altezza di Napoli.
Prevedo tempi freddi.

venerdì, marzo 11, 2005

IKEA al premier.

IKEA, che ha più di 200 punti vendita in 32 nazioni, teme di offendere i musulmani mostrando donne mentre assemblano credenze o letti. I suoi manuali rappresentano solo uomini o figure stilizzate di sesso incerto.
"Dovranno cambiarli," ha detto il primo ministro Kjell Magne Bondevik, "Non ci sono giustificazioni. E' importante che la parità sessuale venga promossa anche nei paesi musulmani".

Beh effettivamente, raffigurare solo uomini...
Allora si potrebbe raffigurare un uomo che aiuta una donna, così sono contenti anche i musulmani. Però così si incazzano le lesbiche.
Allora un gruppo di donne e un solo uomo, così sono contente lesbiche e musulmani. Però magari si adontano i gay.

Vi prego, fate qualcosa, non ne posso più.

giovedì, marzo 10, 2005

Saluta, c'è gente!

Una commissione apposita ha comminato una multa di 10.000 € al calciatore di Canio perchè ha fatto un saluto romano dopo un gol.
Al di là del merito, mi chiedo quale obiettivo persegua la "penalizzazione" del saluto romano in uno stadio.
Non in parlamento, in un asilo o in un tribunale; pensateci bene...
In uno stadio, il regno per eccellenza della libertà di espressione, di gesto e di parolaccia.

I giudici sportivi avranno pensato: "dove andremo a finire?"
E' quello che dico anch'io...

Jeux sans frontière.

La Lega, a proposito di anarchia, ha chiesto che il "made in Italy" sia protetto dalla concorrenza sleale cinese mediante l'apposizione di dazi alle merci importate.
"Oh! -ho pensato- Finalmente uno che gliele canta"
Purtroppo però non sarà possibile, perchè i dazi -hanno osservato gli altri- sono "antistorici".

Quindi mettere le tasse ai Cinesi è antistorico, mentre metterle agli Italiani non lo è.
Che cosa ti fa la cocaina, nevvero?

Una notizia scandalosa.

Il gigante svedese dell'arredamento IKEA è colpevole di discriminazione sessuale avendo mostrato solo uomini nelle illustrazioni dimostrative dei suoi manuali di montaggio. Lo ha affermato il primo ministro norvegese.

Sentite, non ne posso più.
E' vero, è uno schifo. Una vergogna per la democratica Svezia e per l'Europa. Esigo, pretendo che nei prossimi 35 cataloghi siano raffigurate solo donne, belle o brutte non importa. Ma che non si ripeta più una sconcezza del genere, che offende le donne per prime ma anche gli uomini, e che soprattutto ci riporta alle atmosfere intidatorie e maschiliste di un passato che credevamo chiuso. Va bene adesso?

Ma in Svezia non hanno altro da fare? Del resto lassù, alle mense scolastiche non servono carne, le donne non si radono le gambe, gli uomini hanno la passionalità di un bradipo e c'è uno dei più alti tassi di suicidi del mondo.
Ecco cosa succede quando si pretende di applicare il liberalismo con puntigliosità. Si perdono i sapori.

Anarchia.

In questi giorni si parla di anarchismo, anarchici. Ma chi sono?
Insomma, al di là del giudizio di merito sull'ideologia (su Panorama ieri c'era un articolo sui "transumanisti", a questo punto gli anarchici possono pure fare i ministri), mi chiedo come mai ci si radicalizza così facilmente nell'ambiente politico.
Ma non è meglio andare a fare a botte allo stadio? Lì almeno un motivo buono lo trovi.
Ad ogni modo mi ha sempre affascinato la filosofia degli anarchici: senza la legge, e tramite uno sforzo collettivo di "liberazione" dall'autorità, la società civile si disgrega, e l'uomo raggiunge la piena, ed unica, realizzazione politica possibile.
Quella di sopravvivere senza essere costretto a costruire qualcosa, perchè, va detto, a questa condanna la società non sottrae nessuno.
Finisce così l'obbligo del lavoro e della famiglia, la terra nutre dei suoi frutti chi sa coglierli, e la coscienza si estende fino a comprendere tutto.

Tutto questo, però, se il presupposto fosse esatto: il cosiddetto "uomo buono per natura". Ma io non ho tanta stima per il genere umano da desiderare che sia lasciato libero di fare o non fare alcunchè. Che quando qualcosa di buono si è fatto è stato sempre, in un modo o nell'altro, perchè le circostanze imponevano un ordine ed uno stile. L'unica libertà è scegliere queste due variabili politiche; la libertà di rifiutarle "tout court", entrambe, non è permessa alla povera creatura umana, se non a costo di immani tragedie.
Se non siete d'accordo andate a vivere in una foresta. Ma arrivateci a piedi, se no non vale. E niente cavallo, a meno che non ne trovate uno consenziente.

martedì, marzo 08, 2005

Ottomarzo.

Chi non aiuta la mamma nelle faccende domestiche, non ama la sua donna e le dà tutto quello che una principessa merita, non sostiene ogni ragazza o signora, bella o brutta, con cavalleria, disinteresse e discrezione, non è uomo.
Ma la festa della donna, che orrore! E le mimose, ma fatemi la cortesia...
Schiere di tardone che vanno a tastare le balle a Costantino, stormi di uomini rattusi in cerca di "mogliettine insospettabili", Ciampi che ciarla di quote in parlamento (come alle minoranze etniche, o agli handicappati), femministe che provano le manovre per il golpe, Filippine che continuano a farsi un mazzo così nelle nostre case...

Fatemi una carità, svegliatemi domani mattina.

lunedì, marzo 07, 2005

Come tempra d'acciaio.

Continua a far freddo.
Godetevelo finchè dura, uscite sul balcone a petto nudo e lasciate che la neve vi si posi a scherzare sul petto, sentite i piedi diventare così freddi da riscaldarsi da soli, guardate le colonne di fumo denso ad ogni respiro.
L'acciaio , se immerso ancora caldo nell'acqua fresca, diventa durissimo.

Le cose, o si fanno per bene...

Sarà che non si è mai contenti, sarà che l'abitudine al morbido fa venire nostalgia del duro (in senso buono), sarà che ad un certo punto si esagera, ma mi viene da dire "la Chiesa di una volta..."

Una riflessione da un banale cattolico moderno, mediamente affezionato, tiepido e dubbioso, va bene anche per i non cattolici:

"Pochi problemi pone alla coscienza questa nuova catechesi, che non impone la penitenza, non aspira alla santità e non conosce inferno e peccato. Gli imperativi categorici si risolvono solo in un generico rispetto della vita, il che non è granchè se poi la critica si ferma sull'uscio dello scandalo. La Chiesa non critica gli uomini, li adula; non fustiga i potenti, ma ne esalta il "senso di autoresponsabilità"; non promette la vita eterna, ma prevede un "mondo migliore"; non minaccia nemmeno più la morte dell'anima, piuttosto si preoccupa dell'equilibrio psicofisico. E pertanto, di una Chiesa così inutile, i cattolici stessi non sanno più che farsene; nondimeno continuano a rapportarsi al mondo parrocchiale finchè si trovano a loro agio".
Sarà contento Follini.

sabato, marzo 05, 2005

Prima pensa poi spara.

Ah grandioso, adesso gli americani dicono che la macchina correva. Tra un pò esce fuori che non avevano le cinture e guidavano coi piedi da fuori.
Purtroppo però tutto questo non ha alcuna importanza, perchè l'obbligo di intimare l'"alt" serve proprio ad evitare queste tragedie. Ci vuole un secondo.

Naturalmente, a meno che non eri distratto a fare altro.

New Age.

Stamattina mi girava in testa una canzone: "When the moon is in the seven houses, an' Jupiter..." Ma ve la ricordate l'Era dell'Acquario?
Insomma, se ne parlava da trent'anni (in certi "ambientini" anche da prima), l'era della comprensione, il passaggio cosmico alla pace universale e al sincretismo culturale. Ricordo che ancora nel '99 non potevo fare un passo senza trovare qualcosa di New Age per strada: cene New Age, incontri New Age, conferenze della "Bonne Volontè" mondiale. Adesso nulla più.
Mi dispiace perchè, quasi quasi, mi avevano insinuato il timore (o la speranza...) che, in quella fatidica notte di capodanno 2000, qualcosa potesse davvero accadere a tutto il mondo. In fondo tutto quadrava: il calcolo dei secoli, i segni dei tempi, presagi e profezie in tutto il globo, l'attesa, milioni di entusiasti, e a volte illustri, sostenitori.
Invece è arrivato Bush e ha messo il record di incomprensione con tutti.

Adesso vado in giro e il termine "new age" lo trovo solo nelle locandine dei centri massaggi. Beh, almeno si sono trovati una fatica. Di questi tempi...

Diritto allo studio.

Ho notato che anche gli insegnanti di scuola elementare si distinguono in categorie politiche.
Quelle di destra portano i bambini in gita al Mc' Donald, mentre quelle di sinistra li portano a visitare le moschee.

Poi ho letto sul giornale che una mamma, falsificando i certificati scolastici del figlio, aveva raggiunto l'assurdo obiettivo di farne, agli occhi altrui, un bambino prodigio. Arrivato all'università a dodici anni o giù di lì, e confrontatosi con gli studenti del "college", non è però riuscito a reggere il confronto ed ha avuto un crollo psicologico. Adesso è in una clinica psichiatrica. Lui purtroppo, non la mamma.

Ecco cosa succede: la generazione precedente ha fallito. Adesso, piuttosto che ammetterlo, costringe i bambini a ripetere i riti delle loro illusioni frustrate.
E così, a seconda del caso, i pargoli saranno costretti a sorbire una predica no-global, una cialtronata di destra, una aspirazione professionale mai cercata o chissà che altro. Una specie di libera iniziativa, in cui l'investimento è un minore.
Chissà se qualcuno ha già pensato, davanti ad un bimbo promettente, di quotarselo in borsa.

venerdì, marzo 04, 2005

Ansa.

Quando mancano le notizie tragiche pare che il mondo sia così noioso...
Come se poi ci interessassero davvero le notizie tragiche, per altro che non sia quello strano senso sadico della sofferenza altrui.
Altrimenti come si spiegherebbe "l'onda di solidarietà" per lo tsunami durante l'indifferenza criminale delle nostre città, fin nel più insignificante dei vicoletti?

Mah... magari la troppa sofferenza altrui ci ha resi freddi, e davanti alle tragedie di immane portata rinsaviamo un pò. Magari abbiamo bisogno di stimoli forti. E allora va bene, il cervello umano è una macchina perversa, e il mondo va così; rinuncio a capire e a dare un senso logico ai miei ed agli altrui comportamenti.
Ancor meglio sarebbe però che tutti quanti vi rinunciassero, abbandonando le paroline mielose e pagando l'uomo per quello che è: un lupo e niente più. Probabilmente, dalle tasche rigonfie, ci caveremmo anche qualche altro spicciolo.

Intanto leggo che Steve Fosset, il miliardario americano proprietario della Virgin, autore di imprese "no limit's" mozzafiato, è atterrato sano e salvo raggiungendo il Kansas e il successo della sua ultima impresa: il giro del mondo in 80 ore.
Meno male và, stavamo in pensiero.

Finalmente.

Quanto freddo che fa in questi giorni...
Pare che, almeno per quanto riguarda l'Appennino, si sia arrivati alle medie di venti anni fa, in termini di precipitazioni nevose.
Direi che era ora. Il freddo tempra.

mercoledì, marzo 02, 2005

Dignità.

Ieri sera tra i fiori del Festival di Sanremo non è mancato l'appuntamento, oramai irrinunciabile nelle occasioni dove lo sperpero di denaro è legge, con la riflessione sulla povertà.
Si è parlato di premio Pulitzer, il concorso che premia l'autore della foto più pietosa del globo, che poi potrà comodamente rivendersi il prestigio acquisito per lavorare in accreditate redazioni, o per aumentare il già voluminoso onorario. La foto premiata stavolta ritraeva un bimbo al limite della denutrizione con un avvoltoio accanto.
Quanto ci si sciacqua bene la bocca con le "battaglie per i diritti", in luoghi del pianeta ai quali abbiamo rubato tutto, finanche la dignità della solitudine!
Il simpatico presentatore non ha potuto evitare di spronare con modi spicci il medio cittadino italiano (quello che "non arriva a fine mese"), a "mettersi la mano in saccoccia". Come se bastasse l'elemosina a risolvere un problema che, da anni, di elemosine ci campa.

Perchè è facile parlare di diritti, quando si è abituati alla retorica parolaia delle nostre tribune politiche: "valorizzare le risorse umane", "limitare l'incidenza sociale delle povertà", "garantire costituzionalmente i diritti fondamentali".
Ma quello che abbiamo noi, la nostra civiltà, non l'abbiamo conquistata con l'affermazione dei diritti. Qualcuno ha dimenticato che il diritto segue, e non precede, all'organizzazione sociale.

Quello che manca a quel bambino non sono i diritti fondamentali, come non gli manca una Playstation o le scarpe con le molle. A quel bambino qualcuno ha negato qualcosa di ancora precedente: la dignità. Dal latino "de- ignis", perchè un uomo degno lo è fintantochè ha un fuoco, una casa, un centro.
Quel bambino non ha una terra da lavorare, ma solo una periferia da ingrossare, spazio permettendo.
Quel bambino non ha un tetto, ma una prospettiva più o meno rosea a seconda dei capricci politici di chi comanda e comanderà.
Un uomo che dipende da altri "centri", lontani ed indifferenti a lui, non ha in sè il significato semantico del termine latino "dignitas".

Ma in fin dei conti, la dignità, quella intesa come necessità sacra di "essere centro", si va perdendo pure da noi.
Il diritto alla proprietà della casa è negato ai più, e spesso siamo noi stessi che vi rinunciamo, preferendo le spese folli della vacanza alla sicurezza di un tetto proprio; la famiglia, si insegna dalle cento cattedre del potere culturale, è un limite alla cosmopoliticità; il migliore stipendio è il prestito, al quale si ricorre perfino per i beni più futili.
Non c'è che dire, ci rimangono i diritti. Che però, come quel bambino, non ci salveranno.

Sorridi, qualcuno ti sta spiando.

E' a tutti nota la filosofia "spiona" di Google, e il web stesso trabocca di informazioni sui "cookie immortali" e sulle poco chiare vicende dell'archiviazione dei dati altrui. Si è parlato, e giustamente, di interessi commerciali, personalizzazione dell'offerta, marketing ecc.

Tuttavia credo che difficilmente chi accumula questa mole di dati non pensi anche ad un utilizzo "politico". Insomma, conoscere i gusti, frivoli o inconfessabili, e le necessità di tutti i navigatori, può servire a vendere marmellate, ma ancora di più può servire a prevedere le reazioni emotive della gente. Sapere quali bisogni "conoscitivi" (diciamo così) la gente soddisfa di più, può servire a capire, ad esempio, che la gente della guerra e del terzo mondo, nel privato della propria coscienza, non se ne frega niente o quasi. Di qui le conclusioni di chi la guerra deve scegliere se farla o meno.
Provate a pensarci: se votate, discutete o vi confrontate, in fondo, siete solo una maschera: quanto assomigliate a quella stessa persona che naviga in rete? Quanto tempo dedicate alle "cose serie", in rete? Questo per qualcuno potrebbe essere la dimostrazione che le "cose serie", in realtà, per voi sono altre. Chi riesce ad avere un quadro completo delle vostre preferenze, può sapere, ad esempio, che non impegnerete mai la vita per interessarvi dei diritti dell'infanzia abbandonata, del debito del Sudan, o dell'imperialismo americano. Può sapere anche, poi, che dei diritti delle minoranze o dei lavoratori non ve ne frega niente, che l'uguaglianza tra i popoli non è nelle vostre priorità ecc.
Potrebbe scoprire, sempre per esempio, che invece vi preme molto la libertà di guardare, come accettabile surrogato della libertà di fare, o che vi interessa lo svago evasivo più di quello costruttivo, o che vi piace sentirvi al centro di una comunità di anonimi.
E allora, potrebbe cominciare a offrirvi proprio quel genere di "servizi", proprio come piace a voi.
Dall'altro lato potrebbe prendersi tutto ciò che a voi pare non servire tanto, compresa la coscienza e la responsabilità.
A quel punto qualcuno si accorgerà che l'uomo, lungi dal tendere al bene per natura, tende all'abbrutimento come ad uno strano miele.
A questo servivano la legge, la società e l'autorità.

Forse è su intuizioni simili che un pensatore come Tolkien individuò il male assoluto, simbolicamente, in un anello che cattura e rende invisibili.

martedì, marzo 01, 2005

Osa!

Sotto i migliori auspici nascono le prime iniziative "antagoniste", nel bel mezzo del piattume ideologico delle nostre città. Non più droga per evadere da un mondo noioso, non solo musica per distrarsi dalle proprie pochezze. Finalmente attività politica vera, per il popolo e con il popolo. E non è un caso che i sontuosi salotti radical-schic di Roma, l'aristocrazia degli ex straccioni, imbellettata e intellettualizzata (con materiale di scarto, evidentemente), si sia subito schierata contro le nuove iniziative giovanili della città. Sanno infatti che se vi incappassero i figli, forse ritornerebbero uomini, quello che loro non hanno saputo essere.
Ong e Osa, Occupazioni Non Conformi e Occupazioni Scopo Abitativo. Tenetevi forte!