sabato, luglio 23, 2005

AAA Foglie di fico vendo.

Questa è bella: in un caffè di Roma, tanti anni fa, una bella signora scollacciata venne insultata da un giovinotto arcigno e minuscolo. Al sanguinoso affronto rispose, non potendo certo la signora, un gentiluomo con modi aristocraticamente spicci: venne domandata una riparazione a duello.
All'insolita ma nient'affatto stupida proposta il castigatore di costumi volle accampare scuse meschine come la sua persona e, rifiutando, non si fece più vedere.

L'episodio è successo davvero: il castigatore di signore era Oscar Luigi Scalfaro, il galante (e, probabilmente, furbo) paladino era il principe Antonio de Curtis (in arte Totò).

Questa, fino a che ha potuto, era la DC.
Una "mappata" di fanatici della forma cristiana, cui piaceva tralasciare la sostanza. Una confraternita potentissima di tutori del buoncostume più feroce e vigliacco. Degni figli di quegli Eliot che ragionavano libri interi sulla necessità del cristianesimo nelle leggi, dimenticandoselo però nei cuori.
Costoro hanno scristianizzato l'Italia con lo stesso errore con cui i fautori della Riforma hanno scristianizzato la Germania: la mancanza di buon senso.

Perchè una cosa sola nausea gli italiani, da buoni cattolici, più di una sconcezza: un censore di professione.

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