Osserva Jean Cau quanto sia ridicolo che la massima espressione architettonica dell'evo moderno sia stata considerata per molto tempo la metropolitana di Mosca:
"La Grecia di Pericle il Partenone, il medioevo Chartres (la cattedrale di, n.d.r.) e i Russi una metropolitana. Ridiamo fino alle lacrime."
Grande verità: l'architettura disegna l'anima di un secolo.
Purtroppo per noi.
martedì, luglio 26, 2005
domenica, luglio 24, 2005
Declino!
Azz.
I pacifisti hanno sfilato a Verona contro la violenza. Hanno tirato un paio di bombe carta e hanno sfasciato due o tre vetrine. Che caratterino!
E non vanno nemmeno in galera.
In realtà fare i pacifisti sul serio è eroico, quindi esclusivissimo, aristocratico, raro. Il pacifista vero si presenta nudo e disarmato davanti ai suoi carnefici.
Il pacifista accetta di morire per dimostrare che lui, che pure potrebbe, non risponde con la stessa moneta; il pacifismo non è mai della massa, ma sempre, a suo modo, dell'eroe.
Mentre oggi si fanno passare per pacifisti chiassosi assembramenti di ragazzetti, che menano alle guardie finchè gli danno spazio, salvo poi lamentarsi in coro coi giornalisti quando ad essere menati sono loro.
Eppure non è colpa, credo, delle famiglie radical-shic che li hanno allevati.
In realtà giocare d'azzardo senza scrupoli per poi lamentarsi dei fallimenti, oggi lo fanno tutti.
Lo pretendono anche dai soldati: "missione di pace", ad esempio, è una specie di lagnanza preventiva, pronta per l'eventuale disfatta militare.
In parole povere, se il generale fallisce oggi non ha perso la guerra, ma ha perso "un'occasione per aiutare un popolo oppresso". Quindi è una vittima.
Geniale, no?
I pacifisti hanno sfilato a Verona contro la violenza. Hanno tirato un paio di bombe carta e hanno sfasciato due o tre vetrine. Che caratterino!
E non vanno nemmeno in galera.
In realtà fare i pacifisti sul serio è eroico, quindi esclusivissimo, aristocratico, raro. Il pacifista vero si presenta nudo e disarmato davanti ai suoi carnefici.
Il pacifista accetta di morire per dimostrare che lui, che pure potrebbe, non risponde con la stessa moneta; il pacifismo non è mai della massa, ma sempre, a suo modo, dell'eroe.
Mentre oggi si fanno passare per pacifisti chiassosi assembramenti di ragazzetti, che menano alle guardie finchè gli danno spazio, salvo poi lamentarsi in coro coi giornalisti quando ad essere menati sono loro.
Eppure non è colpa, credo, delle famiglie radical-shic che li hanno allevati.
In realtà giocare d'azzardo senza scrupoli per poi lamentarsi dei fallimenti, oggi lo fanno tutti.
Lo pretendono anche dai soldati: "missione di pace", ad esempio, è una specie di lagnanza preventiva, pronta per l'eventuale disfatta militare.
In parole povere, se il generale fallisce oggi non ha perso la guerra, ma ha perso "un'occasione per aiutare un popolo oppresso". Quindi è una vittima.
Geniale, no?
sabato, luglio 23, 2005
AAA Foglie di fico vendo.
Questa è bella: in un caffè di Roma, tanti anni fa, una bella signora scollacciata venne insultata da un giovinotto arcigno e minuscolo. Al sanguinoso affronto rispose, non potendo certo la signora, un gentiluomo con modi aristocraticamente spicci: venne domandata una riparazione a duello.
All'insolita ma nient'affatto stupida proposta il castigatore di costumi volle accampare scuse meschine come la sua persona e, rifiutando, non si fece più vedere.
L'episodio è successo davvero: il castigatore di signore era Oscar Luigi Scalfaro, il galante (e, probabilmente, furbo) paladino era il principe Antonio de Curtis (in arte Totò).
Questa, fino a che ha potuto, era la DC.
Una "mappata" di fanatici della forma cristiana, cui piaceva tralasciare la sostanza. Una confraternita potentissima di tutori del buoncostume più feroce e vigliacco. Degni figli di quegli Eliot che ragionavano libri interi sulla necessità del cristianesimo nelle leggi, dimenticandoselo però nei cuori.
Costoro hanno scristianizzato l'Italia con lo stesso errore con cui i fautori della Riforma hanno scristianizzato la Germania: la mancanza di buon senso.
Perchè una cosa sola nausea gli italiani, da buoni cattolici, più di una sconcezza: un censore di professione.
All'insolita ma nient'affatto stupida proposta il castigatore di costumi volle accampare scuse meschine come la sua persona e, rifiutando, non si fece più vedere.
L'episodio è successo davvero: il castigatore di signore era Oscar Luigi Scalfaro, il galante (e, probabilmente, furbo) paladino era il principe Antonio de Curtis (in arte Totò).
Questa, fino a che ha potuto, era la DC.
Una "mappata" di fanatici della forma cristiana, cui piaceva tralasciare la sostanza. Una confraternita potentissima di tutori del buoncostume più feroce e vigliacco. Degni figli di quegli Eliot che ragionavano libri interi sulla necessità del cristianesimo nelle leggi, dimenticandoselo però nei cuori.
Costoro hanno scristianizzato l'Italia con lo stesso errore con cui i fautori della Riforma hanno scristianizzato la Germania: la mancanza di buon senso.
Perchè una cosa sola nausea gli italiani, da buoni cattolici, più di una sconcezza: un censore di professione.
venerdì, luglio 22, 2005
Realtà virtuale.
Via, diciamola tutta.
Con il muro in Palestina (in Palestina sì, perchè in fatto di concessioni millimetriche, agli israeliani non la si fa), gli abitanti dello stato di Israele sono più sicuri.
E infatti sono diminuiti gli attacchi suicidi, sono diminuiti i presidi dell'esercito e i terroristi rimangono impotenti e beffati.
E via diciamolo che col muro in Israele si sta meglio!
E dopo averlo detto però, diciamo pure altre cose: il fatto che gli uni (piuttosto che gli altri) debbano stare sicuri è assolutamente un partito preso. Muro in Palestina? E allora perchè non un muro in Israele, a protezione dai voracissimi coloni ultranazionalisti?
Mi pare che le violenze, le invasioni, gli accaparramenti e le strategie bombarole non le abbia inventate Arafat. Certo, anche lui non si è fatto pregare, per prendere subito (cattivo) esempio; magari poteva fare come Ghandi. Chissà se lo avrebbero ascoltato.
Oppure poteva sopportare cristianamente.
Ma che importa poi... il problema non lo si risolve invero perchè Israeliani e Palestinesi, oltre ad essere due soggetti in lotta, sono due pretesti.
E badate bene, sono pretesti di due soggetti molto più grandi.
Questo è il problema.
Ma la gente, coglionata e fessa, ancora si studia di cernere, tra corpi insanguinati e pallini di ferro, i buoni dai cattivi.
Con il muro in Palestina (in Palestina sì, perchè in fatto di concessioni millimetriche, agli israeliani non la si fa), gli abitanti dello stato di Israele sono più sicuri.
E infatti sono diminuiti gli attacchi suicidi, sono diminuiti i presidi dell'esercito e i terroristi rimangono impotenti e beffati.
E via diciamolo che col muro in Israele si sta meglio!
E dopo averlo detto però, diciamo pure altre cose: il fatto che gli uni (piuttosto che gli altri) debbano stare sicuri è assolutamente un partito preso. Muro in Palestina? E allora perchè non un muro in Israele, a protezione dai voracissimi coloni ultranazionalisti?
Mi pare che le violenze, le invasioni, gli accaparramenti e le strategie bombarole non le abbia inventate Arafat. Certo, anche lui non si è fatto pregare, per prendere subito (cattivo) esempio; magari poteva fare come Ghandi. Chissà se lo avrebbero ascoltato.
Oppure poteva sopportare cristianamente.
Ma che importa poi... il problema non lo si risolve invero perchè Israeliani e Palestinesi, oltre ad essere due soggetti in lotta, sono due pretesti.
E badate bene, sono pretesti di due soggetti molto più grandi.
Questo è il problema.
Ma la gente, coglionata e fessa, ancora si studia di cernere, tra corpi insanguinati e pallini di ferro, i buoni dai cattivi.
lunedì, luglio 18, 2005
A pensar male ci si azzecca.
Adesso i Curdi mettono le bombe, proprio adesso!
Caspita i Curdi, i partner privilegiati dell'Occidente socialdemocratico, i paria perseguitati (o quantomeno discriminati) da ogni stato canaglia che si rispetti.
Adesso, i tempi delle bombe islamiche, integraliste, pan-arabe...
Dice che sono separatisti.
In realtà, stamattina Bush ha chiamato Putin e gli ha detto: "Senti, se vuoi litigare dillo".
Putin ha riattaccato, spernacchiando una risata strozzata.
Caspita i Curdi, i partner privilegiati dell'Occidente socialdemocratico, i paria perseguitati (o quantomeno discriminati) da ogni stato canaglia che si rispetti.
Adesso, i tempi delle bombe islamiche, integraliste, pan-arabe...
Dice che sono separatisti.
In realtà, stamattina Bush ha chiamato Putin e gli ha detto: "Senti, se vuoi litigare dillo".
Putin ha riattaccato, spernacchiando una risata strozzata.
domenica, luglio 17, 2005
L'aria di montagna.
Il papa ha detto che le vacanze sono una necessità, per chi vive nel traffico e nel rumore.
Si trova lo spazio per la solitudine, il silenzio e la riflessione.
Eccellenti riflessioni, se non fosse che per un motivo: d'estate, la gente per lo più va al mare.
Come si sa, il papa è infallibile solo quando parla ex cathedra.
Si trova lo spazio per la solitudine, il silenzio e la riflessione.
Eccellenti riflessioni, se non fosse che per un motivo: d'estate, la gente per lo più va al mare.
Come si sa, il papa è infallibile solo quando parla ex cathedra.
sabato, luglio 16, 2005
Vitelloni a mandorla.
Oggi guardavo un paio di belle scarpe "made in China". Mi chiedevo cosa ha provato quello che le ha cucite, a lavoro finito. Sono colorate, inutilmente tecnologiche, estetiche, ma per lui forse inarrivabili, incomprensibili, spudorate...
Poi mi sono ricordato le parole di Ciampi al suo viaggio in Cina: "anche noi nel boom economico eravamo così".
A parte il fatto che noi negli anni '60 non cucivamo le scarpe per gli americani (casomai in quegli anni ce le iniziavamo a comprare, le scarpe americane), andrebbe ricordato che noi lavoravamo essenzialmente per il mercato nazionale.
Eravamo metalmeccanici, operai edili, artigiani, braccianti, e questa non è una differenza di poco conto: noi lavoravamo per la nostra ricchezza in cambio di salari spillati a suon di scioperi ai datori di lavoro.
I cinesi producono per la nostra ricchezza, sottopagati e stipati nelle catene di montaggio che lo stato amministra con i metodi di una dittatura socialista. I cinesi rovistano nella pattumiera dei nostri scarti tecnologici, per recuperare mercurio e rame a mani nude. I cinesi vengono licenziati se si infortunano e uccisi senza processo se si ribellano, complici le leggi, lo stato, l'industria, e gli investitori stranieri.
Ciampi dice che quegli anni li abbiamo passati pure noi. Mio nonno, invece, si ricordava tutt'altro.
Mio nonno si ricordava delle canzoni di Claudio Villa, del posto fisso che si trovava facilmente, del dignitoso vivere borghese dell'"uomo qualunque", delle spiagge affollate, dei film all'italiana.
Niente, Ciampi dice che è lo stesso.
Poi mi sono ricordato le parole di Ciampi al suo viaggio in Cina: "anche noi nel boom economico eravamo così".
A parte il fatto che noi negli anni '60 non cucivamo le scarpe per gli americani (casomai in quegli anni ce le iniziavamo a comprare, le scarpe americane), andrebbe ricordato che noi lavoravamo essenzialmente per il mercato nazionale.
Eravamo metalmeccanici, operai edili, artigiani, braccianti, e questa non è una differenza di poco conto: noi lavoravamo per la nostra ricchezza in cambio di salari spillati a suon di scioperi ai datori di lavoro.
I cinesi producono per la nostra ricchezza, sottopagati e stipati nelle catene di montaggio che lo stato amministra con i metodi di una dittatura socialista. I cinesi rovistano nella pattumiera dei nostri scarti tecnologici, per recuperare mercurio e rame a mani nude. I cinesi vengono licenziati se si infortunano e uccisi senza processo se si ribellano, complici le leggi, lo stato, l'industria, e gli investitori stranieri.
Ciampi dice che quegli anni li abbiamo passati pure noi. Mio nonno, invece, si ricordava tutt'altro.
Mio nonno si ricordava delle canzoni di Claudio Villa, del posto fisso che si trovava facilmente, del dignitoso vivere borghese dell'"uomo qualunque", delle spiagge affollate, dei film all'italiana.
Niente, Ciampi dice che è lo stesso.
martedì, luglio 12, 2005
La Cassa del Mezzodì (corso accelerato di persuasione alla lobotomia votante).
Il Sud (e la Lucania specialmente) non va, dicono tutti.
Ovvio che non va, se continuate a lamentarvi. Alcuni dicono che c'è, in questa petulante rassegnazione, forse qualcosa di arcaico, ma anche questo è banale.
Di antico, in questo torpore, non c'è proprio nulla ; i contadini erano gente allegra e fattiva.
Gli impiegati in inutili enti da tre generazioni, quelli sì che sono rassegnati e noiosi.
Questa evidenza però non impedisce ai portaborse della coscienza dei vari onorevoli Colombo di ritrovare, complici i soliti Levi e Scotellaro, tale abietta mediocrità nella memoria dei nostri nobili antenati. Ma è, a modo suo, una bestemmia e un suicidio.
La verità è che manca il lavoro. Quello vero, dico, quello che si suda.
Ovvio che non va, se continuate a lamentarvi. Alcuni dicono che c'è, in questa petulante rassegnazione, forse qualcosa di arcaico, ma anche questo è banale.
Di antico, in questo torpore, non c'è proprio nulla ; i contadini erano gente allegra e fattiva.
Gli impiegati in inutili enti da tre generazioni, quelli sì che sono rassegnati e noiosi.
Questa evidenza però non impedisce ai portaborse della coscienza dei vari onorevoli Colombo di ritrovare, complici i soliti Levi e Scotellaro, tale abietta mediocrità nella memoria dei nostri nobili antenati. Ma è, a modo suo, una bestemmia e un suicidio.
La verità è che manca il lavoro. Quello vero, dico, quello che si suda.
giovedì, luglio 07, 2005
Europa o non Europa?
Una gran parte dei giornalisti sembrano concordi su un punto: questo vile attentato ha colpito l'Europa, come a Madrid, nel suo cuore. Nessuno sarebbe più al sicuro.
Precisiamo: è stata colpita una nazione che fa la guerra al terzo mondo, che si chiama Gran Bretagna, non Europa.
Non hanno colpito la Francia e questo non è un caso.
Interessanti però i cerchi logici degli anglofili: adesso l'Inghilterra è Europa.
Ma solo poco tempo fa era tutta un'altra cosa: Euro, Maastricht, politica estera. E non è nemmeno una novità: basti pensare gli "europeisti" inglesi degli anni '30 dovettero arruolarsi con Hitler per salvarsi dall'isolamento politico.
Adesso che non gliela fanno più, dato che non gli basta il premier della Bulgaria e della Polonia, sventolano l'effige di Federico II.
Che lenze!
Precisiamo: è stata colpita una nazione che fa la guerra al terzo mondo, che si chiama Gran Bretagna, non Europa.
Non hanno colpito la Francia e questo non è un caso.
Interessanti però i cerchi logici degli anglofili: adesso l'Inghilterra è Europa.
Ma solo poco tempo fa era tutta un'altra cosa: Euro, Maastricht, politica estera. E non è nemmeno una novità: basti pensare gli "europeisti" inglesi degli anni '30 dovettero arruolarsi con Hitler per salvarsi dall'isolamento politico.
Adesso che non gliela fanno più, dato che non gli basta il premier della Bulgaria e della Polonia, sventolano l'effige di Federico II.
Che lenze!
martedì, luglio 05, 2005
Confiteor.
Però Kofi Annan è salito sul palco, a Londra, per ringraziare tutti.
Giustamente il pubblico gli avrebbe potuto rispondere: "di niente".
E' interessante il meccanismo morale: si ammette il peccato, terribile ed universale; ci si confessa, si fa il mea culpa e ci si dà l'assoluzione da soli.
Decisamente più efficente dei soliti tribunali.
Al limite del pensabile infine, addirittura ci si ringrazia a nome delle vittime.
Purchè il ringraziatore sia d'aspetto etnico, l'immagine non fa una grinza.
Giustamente il pubblico gli avrebbe potuto rispondere: "di niente".
E' interessante il meccanismo morale: si ammette il peccato, terribile ed universale; ci si confessa, si fa il mea culpa e ci si dà l'assoluzione da soli.
Decisamente più efficente dei soliti tribunali.
Al limite del pensabile infine, addirittura ci si ringrazia a nome delle vittime.
Purchè il ringraziatore sia d'aspetto etnico, l'immagine non fa una grinza.
Brindo alla sete.
Diceva un tale lord inglese, qualche anno fa: "Gli aiuti consistono nel tassare la povera gente dei paesi ricchi per passare i soldi alla gente ricca dei paesi poveri".
Egli non sapeva ancora delle strepitose evoluzioni della beneficenza del 2000: Non solo i soldi, come trent'anni fa, passano di mano dalla piccola borghesia occidentale ai corrottissimi gerarchi dei paesi poveri; addirittura i poveri bambini africani, un tempo passivi osservatori, oggi vengono reimpiegati in maniera creativa per salvare la carriera di decrepite rock-star.
Buttiamola in politica và, che almeno salviamo la decenza:
Allora, viene cancellato il debito, ma viene lasciato in vita il cappio dell'interesse (e dell'interesse sull'interesse). E' una mossa molto ingenerosa.
E' come tenere in vita un torturato, perchè non smetta di soffrire.
E chi si erge dall'altro lato, con una geniale ricetta politica? Nientedimeno Bob Geldof (il cantante), che ha chiesto a Paul Martin (il premier canadese) di stanziare almeno lo 0,7% del PIL per i paesi poveri.
Il "Toronto Post" gli ha fatto osservare che la cifra, 50 miliardi di Euro, è esattamente la somma che il governo avrebbe in mente di stanziare per la spesa sanitaria.
Ho un'idea: smettiamola di festeggiare, pasteggiare, ballare "a nome" dell'Africa.
O andiamo ad aiutarli, o non se ne parli più.
Grazie, a nome degli Africani.
Egli non sapeva ancora delle strepitose evoluzioni della beneficenza del 2000: Non solo i soldi, come trent'anni fa, passano di mano dalla piccola borghesia occidentale ai corrottissimi gerarchi dei paesi poveri; addirittura i poveri bambini africani, un tempo passivi osservatori, oggi vengono reimpiegati in maniera creativa per salvare la carriera di decrepite rock-star.
Buttiamola in politica và, che almeno salviamo la decenza:
Allora, viene cancellato il debito, ma viene lasciato in vita il cappio dell'interesse (e dell'interesse sull'interesse). E' una mossa molto ingenerosa.
E' come tenere in vita un torturato, perchè non smetta di soffrire.
E chi si erge dall'altro lato, con una geniale ricetta politica? Nientedimeno Bob Geldof (il cantante), che ha chiesto a Paul Martin (il premier canadese) di stanziare almeno lo 0,7% del PIL per i paesi poveri.
Il "Toronto Post" gli ha fatto osservare che la cifra, 50 miliardi di Euro, è esattamente la somma che il governo avrebbe in mente di stanziare per la spesa sanitaria.
Ho un'idea: smettiamola di festeggiare, pasteggiare, ballare "a nome" dell'Africa.
O andiamo ad aiutarli, o non se ne parli più.
Grazie, a nome degli Africani.
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