venerdì, gennaio 06, 2006

Qualcuno gli è arrivato...

Per una volta non mi va di essere ironico. La morte politica di Sharon, proprio in questo momento storico, e all'apice della sua parabola, è una questione più che seria. E' tragica, e sa di destino.
Va bene, Sharon non era un simpaticone, ma finchè c'era lui eravamo sollevati (tutti, sionisti e non) dal fastidio di pensare cosa sarebbe successo se tutto non fosse andato per il meglio. Era un uomo che si odiava ma che aiutava le coscienze sporche e stanche del nuovo millennio a stordirsi e distrarsi, "ha vinto lui, è troppo forte, è finita e siamo circondati".
Adesso invece, che ci piaccia o no, diventeremo tutti uomini, e saremo tutti responsabili ancora di vita, morte e chissà cos'altro.

Credo che la situazione internazionale non vada normalizzandosi, credo che lo "stato ebraico", come lo hanno progettato i sionisti, abbia perso l'ultima buona occasione per affermarsi, credo che la storia abbia avuto uno scossone e adesso si sia incamminata accellerando in questa discesa ben lastricata che chiamiamo "globalizzazione".
Quella nube che sta montando all'orizzonte è il nostro futuro.
Che vi piaccia o no, credo che tra un pò finiremo di odiarci per stimarci nella lotta.

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