martedì, novembre 01, 2005

Tanto progredito che morì sul nascere.

Non scherziamo, quest'affare di Cofferati è un affare serio.
Ex sindacalista di ferro della CGIL, detto "il cinese" (per via degli occhi a mandorla, si spera), da alcuni mesi sindaco di Bologna, ha fatto una cosa grave.
Anzi, grave no, per un sindaco. Ha sgomberato una baraccopoli, ma per uno come lui, ex super coccolato da questa sinistra senza un capo, pare esserlo.
Ma come, gli hanno chiesto i compagni, fai il cileno? Sgomberi gli immigrati a manganellate, rispondi botte alla piazza, ti afferri alle abiette civetterie legalistiche della corrotta borghesia?

Si, ha risposto lui, perchè si dà il caso che i primi a chiedere la bonifica di quel quartieraccio abusivo fossero stati non i comitati civici della gente borghese, ma gli esasperati residenti del vicino borgo Panigale, quartierone rosso rosso di ex operai.
E allora, perchè le polemiche? Uno di sinistra dovrebbe avere a cuore la qualità della vita dei cittadini, no? Il Cinese ha fatto esattamente questo.
Ma, osservano i radical, lo ha fatto a scapito della povera gente rumena della baraccopoli. E vabbè, una volta anche borgo Panigale erano "povera gente".
Allora ecco spiegato l'arcano ingrediente della politica progressista: se sei un disgraziato hai diritto di farti pagare per questo, ma aspetta solo che si presenti uno più disgraziato di te, ed ecco che senza accorgertene diventerai un capitalista fottuto.

Stiamo freschi per il futuro; alle porte si accalcano miliardi di cinesi.

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