sabato, gennaio 27, 2007

Igienismo da zozzoni

Apprendevo da un editoriale di Furio Colombo sull'Unità, che ad una recente apparizione televisiva, tale editorialista e Fedele Confalonieri erano venuti alle parole spicce sulla questione della ricchezza di Berlusconi. Confalonieri avrebbe domandato, pungente: "come fa a scandalizzarsi del danaro di Berlusconi, lei che ha passato tanti anni accanto a Gianni Agnelli?". Al che il dritto editorialista avrebbe sfoderato una lapidaria risposta, un risolutivo colpo di scure a troncare il discorso: "Gianni Agnelli aveva rispetto per le istituzioni, e inoltre non si sarebbe mai sognato di governare".
La risposta è mal posta. Il defunto Avvocato se lo è sognato eccome, di governare, come tutti gli uomini di potere e di carattere. E gli è riuscito, a conti fatti, assai meglio di tanti esecutivi balneari e governicchi lobbisti; gli Agnelli, si sa, se la sono passata fin troppo bene, vivente l'Avvocato.
La risposta era un'altra: l'Avvocato, questo si, non si sarebbe mai sognato di candidarsi.
Ma questo, in democrazia, è casomai una torbidità, e chissà perchè non gli è venuto in mente.

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