lunedì, febbraio 20, 2006

Boia, macellaio, burocrate autorizzato.

"Bracci della morte". In America si usa così, si fa un palcoscenico quando si giustizia qualcuno; i riflettori vengono puntati su una decina di muscolosi cittadini in attesa "di giustizia".
La nostra stranissima fissazione di applicare Kant pure alla crostata di mele esige che sì, si uccida pure, ma lo si faccia umanamente. Così si può infangare la vita altrui e tutelarla al tempo stesso: sono felici le zitelle forcaiole e gli animalisti pietosi. Una sintesi paradossale, eppure coerente.
Sicchè mi potrete ammazzare, privandomi di ogni cosa, ma non dovete farmi soffrire come si conviene ad uno che viene ammazzato. Siamo sicuri che sia un regalo?

Prova del nove: se vi dico che io voglio agonizzare per ore, prima di morire, lo fate?
Ebbene io esigo di contorcermi, di lanciare delle urla prolungate e strazianti, e magari, se ce la faccio, pure di tendervi una mano e di aggrapparmi ai vostri calzoni, per ricordarvi che sono esistito, per non andarmene come un ospite garbato all'ora di pranzo.
Perchè il boia vigliacco mi fa più paura di un boia semplice. Parlo da cittadino.

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