sabato, agosto 13, 2005

Un brodo di riso.

Bella storia quella cinese.
Sono più di cinquant'anni dell'era contemporanea che ci provano. Hanno provato con la rivoluzione, quando da noi si portava, ma essendo poco avvezzi all'uso della mediazione, della moderazione tattica e alla pratica cristiana della temperanza, hanno fatto praticamente un macello. Un inutile e immane macello.
Poi hanno provato con le armi, con le truppe l'artiglieria e i missili terra-aria. Niente pure lì, perchè nessuno li provoca, nessuno dà soddisfazione; per capire che la guerra è una balla ci hanno messo mezzo lustro.
Poi la bomba atomica, manco a dirlo.
Recentemente i servizi segreti francesi hanno svelato che dietro i disordini del maggio francese, la culla del "68", forse c'erano loro. Fomentavano movimenti culturali sovversivi per prendere il potere nelle fabbriche e nelle università? O miravano ad indebolire i governi francesi fino a svuotarli di legittimità, per piazzare infine un governo-fantoccio? Beh, in ogni caso era una idea del cazzo.

Adesso ci provano con il villaggio globale. Ma perchè non glielo andate a spiegare che per governare gli altri stati bisogna prima governare il proprio, in un modo o nell'altro?
Andateglielo a dire per carità, perchè nella stanza dei bottoni cinese, sono anni ormai che alla pausa pranzo non si mangiano che lacrime.

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