lunedì, ottobre 05, 2009

Lacrime, baci e sangue.

Mi impressiona molto il fatto che Silvio Berlusconi riesca in qualche modo a far sempre la figura del presidente capace, mentre dall'altro lato si sia smesso quest'abito da più di un decennio. Mi preoccupa, moralmente dico, che l'opposizione, per spiegare alla gente com'è che questo fatto sia, dicono che quello lì è un mafioso impotente e lussurioso.
Forse, dopo Berlusconi, andrebbe ripensata l'idea stessa che servano inquadramenti precostituiti al dibattito. Destra, sinistra... Se avessimo tutti la dovuta sincerità, non avremmo problemi a trovare posizioni comuni su molte cose, a dare ragione o torto a questo e a quell'altro, e ci potremmo fluidamente polarizzare verso questa o quella opinione, di volta in volta. Si litigherebbe per dissenso, non per ripicca o piaggeria. Se ci fosse qualche vero giurista, si potrebbe ripensare la stessa Costituzione (scusate, era solo per dire).
La smetteremmo di parlare anche, sempre e solo, di Berlusconi, manco fosse il Cavaliere l'oggetto del bene pubblico definito dalla Costituzione.
Purtroppo, però, c'è una generazione, vegliarda e imbruttita, rattusa e disonesta, che non vuol chiudere nessuna guerra, a cominciare dal Rinascimento (Rinascimento, ho scritto bene, di chiudere il Risorgimento non se lo sognano nemmeno i più evoluti discepoli, figuriamoci). E' gente che sta in guerra da prima di nascere.
C'è gente come Eco, in Italia. Credono di essere loro l'Italia: una nazione perennemente scontenta e arrabbiata.
Edoardo de Filippo avrebbe consigliato a mogli simili, invece d'inseguir fantasmi, di prendere un pò di mazzate dal marito.

2 commenti:

Nicole ha detto...

sei una sorpresa...

Masafuni ha detto...

In che senso?