martedì, aprile 17, 2007

Libertà di prostituire gli altri.

I Cinesi sostengono che la polizia italiana è brutale, che sono vittime di repressione, razzismo, discriminazione, intimidazione. Il coro a una voca cavalca la grande muraglia, e unisce Cinesi d'Italia e Cinesi di Cina. Risposta:

1) le leggi si rispettano.
2) chi non le rispetta va punito.
3) essere "a rischio" discriminazione (o sostenere di esserlo) non è una causa di non punibilità.
4) i politici cinesi vadano a lezione di buon senso, una volta in 5000 anni, e tacciano.

Ed è indegno che i figli della borghesia buona del "gauchisme" di casa nostra, mentre trovano il tempo di esecrare due manganellate, non oppongano e non abbiano mai opposto una parola di sostegno ai milioni di morti con cui il governo cinese si è insanguinato e s'insanguina, ogni giorno. Realtà abominevole e ridicola, che tuttavia non meraviglia: giacchè a casa non gli hanno mai insegnato il rispetto per la vita, non c'è nulla di strano che, oggi come ieri, se ne vadano in giro sbandierando immaginari progressi a base di non-sense (ieri le sorti del proletariato, oggi le sorti delle minoranze etniche), spalleggiando questo e quello sterminio di massa e addirittura oggi, omettendo finanche di interessarsi del problema, gravissimo e pressocchè insensibile ad ogni contrasto, della mafia cinese.
Popolo di straccioni e di maniaci, popolo di maledetti visionari dementi, quello dei progressiti. Peggiori dei criminali e mafiosi che fiancheggiano, peggiori di chi dà loro la scusa per illudersi e non ragionare, per continuare a vivere e fare i conti solo con una realtà inesistente e suggestiva, una realtà che li rassicura,che fa loro quadrare i cerchi logici, che gli conferisce un senso effimero e insaziabile di appagamento intellettuale, origine di ogni nevrosi.
Morbosi e alla ricerca del perfetto igiene globale, questi mediocri discepoli dei cattivi maestri non fanno e non pensano nulla che non esiga lo sradicamento totale di ogni altro stato precedente. Si ammantano di nobili ideali per svellere tutto e annegare nel sangue dei loro avversari, emuli involontari del loro primo maestro di vita, quel Lutero che per riformare la Chiesa, e iniziare la sua personale ri-redenzione umana, voleva innanzitutto, come prima cosa e tanto per cominciare bene, dare fuoco a tutti (ma proprio tutti) i contadini tedeschi.
Lontani da ogni quartiere, lontani da ogni cittadino, lontani (ironia della sorte) persino da ogni poveraccio di Cinese, che non comprendono essere solo la vittima di una cultura civile da barbari e di quattro bulli che li obbligano un giorno a delinquere, a non integrarsi, a non collaborare, e il giorno dopo a manifestare.

Ma la verità, in fondo, è che la Cina piace: piace perchè è forte, piace perchè è cattiva, sporca e sanguinolenta. Piace perchè avanza senza ascoltare nè sapere nulla. Piace perchè ci ricorda, grottescamente, una tensione naturale dell'uomo europeo: la tensione ad espandersi e cambiare il mondo. Piace a tutti come piaceva, in fondo in fondo, la Russia di Stalin, come piacevano (guarda un pò) gli Stati Uniti di Bush "primo mandato", piace come piaceva l'Inghilterra schiavista del 1910 o la Francia imperiale del 1800. Inutile girarci intorno, piace come piaceva (a tutti, sissignore, persino alle orgogliose figlie di Francia) Hitler e i suoi biondoni in divisa, quando in tre giorni mettevano in ginocchio un impero.
Certe puttane non cambiano mai.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ave.
Posso fare pubblicità "occulta" di un sito partorito ieri?

Nel caso cancella pure il mio post ;)

www.elezionicorigliano.it


Siamo lontani, ma se alcuni Camerati del Sentiero intendono partecipare alla discussione, la cosa non mi dispiace affatto!


Un saluto teso.

bastiancontrarian