mercoledì, settembre 20, 2006

Straccivendoli.

In tutto il suo rutilante fulgore, carico di zoccoloni, giornalisti audiolesi e commendatori da strapazzo, al mercato globale si presenta il capitalismo italiano. Quello di Tronchetti Provera, quel capitalismo indolente e vanaglorioso che per non essere fermato fa finta di parlare al telefonino. Quello che fa le grandi scissioni, poi le grandi fusioni e poi riprende daccapo; quello che si presenta in borsa, vestito da passante, e fa: "Hai capito questi della telecom! Và che operazione che ti hanno intavolato... adesso è ora di comprare!" (è chiaro a tutti, no? Se i tecnici di aziende così grandi inaugurano una operazione colossale è evidente che hanno un bel progetto, che hanno ben calibrato il tiro; il titolo salirà!.. E difatti il titolo sale, ma non certo perchè nell'azienda sia migliorato alcunchè, o sia prossimo un rilancio; il titolo sale perchè tutti ci sperano e lo comprano).
Peccato che, dopo che il solito passante, rivestitosi da riccastro, li ha venduti a cento, il titolo riscende (perchè il rilancio aziendale si rivela una bufala e in più il mercato è pieno di titoli che non si sa più dove buttarli) e lui li ricompra a quaranta. Così si trova coi titoli di prima, i soldi in più e una bella corte che gli fa i complimenti.
E l'azienda? Niente, come prima, anzi peggio. E i risparmiatori fiduciosi? A cagare.

Se li tenesse lui, tutti quei quattrini, ci sarebbe da stimarlo, di una stima affilata. Lui no, lui si tiene una parte piccina piccina; il grosso lo dà a quegli altri, quelli sì ricchi, quelli sì capitalisti, che gli imprestarono, una decina di anni fa, i soldi per comprare quella famosa quota maggioritaria di quel famoso colosso della telefonia. A lui basta pavoneggiarsi come un demente tra i dementi, in qualche delizioso porticciolo ligure. A Tronchetti Provera basta un'aragosta al dì e il videofonino.

Guardate il titolo Telecom negli ultimi dieci anni. In quella consapevole e lucida discesa c'è anche il valore d'uso degli yatch. Sotto la vernice bianca c'è legno muffo.

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