Ucraina e Crimea, ovvero: come conquistare una base militare anche a costo del conflitto termonucleare.
E' incredibile quanto, una classe dirigente per sua natura votata alla pace e ai diritti (è femminile, è premio nobel, è gay-friendly), possa essere efficiente nel condurci verso la più totale e irredimibile negazione di entrambe le cose.
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