venerdì, settembre 12, 2008

Sol d'avvenire.

Sarah Palin, per convincere gli americani a votare per McCain, ha detto che vuol far entrare Ucraina e Georgia nella Nato. Il che, siccome uno stato Nato è fraternamente, immancabilmente e prontamente difeso dagli alleati, vuol dire presso a poco alzare il livello dello scontro con la Russia. Di questi tempi.
Forse Sarah suppone che, di fronte alla ennesima sbruffonata da parcheggio del fast-food, l'orso russo abbassi le orecchie; ma escluderei, così a senso, tanta ingenuità.
Suppongo dunque che l'energica mammina abbia tutta l'intenzione di assumersi la responsabilità di una terza guerra mondiale. Si è fatta fotografare con un bel fuciletto, mi pare, ma vedremo davvero lei, e suoi cari, in prima linea, proprio la prima prima, laddove c'è quel tipico odore di bruciato e di sangue (e di sangue bruciato)?

Cè una tendenza del nostro secolo, vomitevole. La tendenza alle donne che dichiarano guerre. Ha cominciato Oriana Fallaci.
Non combattono, non rischiano. Eppure sommuovono masse umane alla riscossa.
Nella loro aggressività non si legge nemmeno più la sete di potere, quella criminale tipica del dittatore. Leggi l'odio puro, fine a sè stesso. Il puntiglio, l'odio come soluzione, l'odio come risposta, come manifesto di carattere.
Se un essere umano non ha vergogna di minacciare di morte i figli altrui tenendo il suo in braccio (o in grembo, o in sogno), davvero siamo alla soluzione finale dell'umanità.
Forse sono annebbiato da una immagine maschilista della famiglia. Ma nella mia immagine, gli uomini alzavano la voce e le donne la facevano abbassare. Avevano sviluppato, persino, millenni di genetica per acuire quelle capacità "femminili", lenitive delle passioni più distruttive: la voce bassa, gli occhi arrendevoli, l'astuzia e la tattica, la sottigliezza e la parlantina.
Ora, mercè le solite "luminose sorti e progressive", la alzano tutti.
Che sia un progresso, il concerto tra sordi, è tutto da dimostrare.

Nessun commento: